Gabriele D’Annunzio la definì “Città di Vento e di Macigno”, e entrambe le definizioni sono davvero azzeccate, il vento è sempre protagonista a Volterra, così come le pietre delle sue costruzioni, gli alabastri che i suoi artigiani lavorano da secoli. Volterra in camper: una bellezza possibile.
Volterra in camper
Volterra è una città antichissima, situata in un area Toscana tra le più belle paesaggisticamente e a più alta densità di capolavori architettonici: In un raggio di 20 km infatti si possono raggiungere Peccioli, San Gimignano e altri paesi tra la alta val d’Era e la val d’Elsa.
Volterra in camper offre molte possibilità di visitare luoghi suggestivi in città e dintorni, e molte possibili soste.
Un luogo magico, in una regione bellissima, adatta ad essere esplorata con calma grazie al nostro camper…
Area di sosta per camper: Viale dei filosofi, nei pressi di porta della Docciola, Nel parcheggio P3.
Il Museo Etrusco, la Piazza dei priori, con il palazzo che raccomandiamo di visitare.
Le numerose chiese, ricche di opere d’arte.
La buona tavola, a prezzi molto onesti, i laboratori dell’artigianato dell’alabastro, di cui Volterra è la capitale, mille angoli bellissimi, panorami mozzafiato…. vi basta?
Dovete assolutamente visitarla, magari prevedendo nell’itinerario anche San Gimignano.
Noi abbiamo pranzato a “Il Giardinetto” Pizzeria-ristorante in Piazza XX Settembre al N° 12, mangiato bene e speso poco, anche la carta dei vini ha prezzi realmente onesti.
Ma troverete altri ristoranti e trattorie per tutti i gusti e tutte le tasche.
Volterra è ricca di negozi: primizie alimentari , abbigliamento, artigianato vario, oltre a quello tradizionale dell’alabastro.
Un negozio interessante è”Peperita” in Via Gramsci 56, dove abbiamo acquistato un tritato fresco di Habanero, ma gli appassionati di peperoncino piccante avranno davvero l’imbarazzo della scelta.
I brani che seguono sono tratti dal sito del comune di Volterra: http://www.comune.volterra.pi.it
Volterra è oggi una città dal caratteristico aspetto medievale, dove è ancora possibile gustare l’atmosfera di un’antica Repubblica dell’età Comunale, grazie al relativo isolamento che ha limitato lo sviluppo industriale e commerciale, impedendo quello scempio edilizio che spesso accompagna lo sviluppo economico.
Volterra in camper è magica…
Volterra moderna è racchiusa quasi completamente entro la cerchia delle mura duecentesche e che sono il punto di arrivo di un processo di espansione urbana che, iniziata intorno all’anno mille trova la sua conclusione ai primi del 1300 con la costruzione dei sistemi difensivi in prossimità delle porte principali della città. Infatti, la città ridotta in forma castrense nel periodo tardo-antico (sec.V) e il cui perimetro è oggi segnato dal Piano di Castello, Porta all’Arco, via Roma, via Buonparenti, via dei Sarti e via di Sotto, si sviluppa intorno all’antica chiesa di Santa Maria (attuale cattedrale) e al contiguo pratus episcopatus, oggi piazza dei Priori, mentre al di fuori del castrum o castellum, sorgono, dopo l’anno mille il borgo di Santa Maria, attuale via Ricciarelli, perpendicolare alle mura del castello, e il borgo dell’Abate, attuale via dei Sarti, parallelo alle stesse mura.
Ai margini del prato sorgono le Incrociate costituite da potenti complessi di torri e che costituiscono il segnale tangibile dello sviluppo urbano verso est, ovest e nord: sono i crux viarum dei Buomparenti, di Sant’Agnolo e dei Baldinotti.
Nel corso del duecento sul pratus episcopatus non solo viene costruita la domus comunis (Palazzo dei Priori, 1208) aderente alle absidi del duomo, ma si delimitano anche i termini della stessa piazza e si limitano l’altezza delle torri in misura diversa nelle diverse zone urbane minuziosamente descritte. In asse con il Palazzo dei Priori sorge secondo un uso urbanistico tipicamente toscano la piazza S.Giovanni dove si affacciano tutti gli edifici pertinenti all’azione della chiesa: la cattedrale, il battistero, la casa dell’Opera, l’ospedale di Santa Maria, il cimitero (attuale via Turazza).
L’odierno circuito medievale delle mura racchiudeva, fino a pochi anni orsono, quasi tutta la città che non ha avuto nei secoli una forte espansione urbanistica rimanendo, pertanto, quasi uguale a se stessa con i suoi quattro borghi medievali, raccordati alla città da strade in salita. Sono i borghi di S.Alessandro, sulla via delle Saline guardante la Val di Cecina, di S.Lazzaro, sulla via per Firenze e Siena, di S.Stefano e di S.Giusto, il più lontano dalla città, in prossimità delle Balze e dominato dalla possente mole della chiesa dedicata al patrono; è per definizione il borgo di Volterra tanto che, comunemente, si indica con “i borghi”il borgo di S.Giusto.
Alla fine dell’ottocento e nel primo trentennio di questo secolo nella zona di borgo S.Lazzero è sorto il grande complesso dell’ospedale psichiatrico, trasformato oggi in moderna struttura ospedaliera, dove, l’eclettismo dell’architettura primo novecento si mescola alla grandiosa e tronfia architettura del periodo fascista.
Sempre nella zona di S.Lazzero si può vedere l’antica stazione ferroviaria, inagurata nel 1912, che collegava attraverso ardite ponteggiature la città a Saline.
Poche città al mondo, al pari di Volterra, sono in grado di offrire un’immagine nitida del tempo passato e del susseguirsi delle civiltà.
Come il terreno è contraddistinto dal sovrapporsi dei segni delle ere geologiche che costituiscono la millenaria storia della terra volterrana, così l’impianto urbano mostra tracce del lento sovrapporsi delle opere dell’uomo che ne hanno modificato, in tremila anni, l’assetto originario.
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