Oggi vi propongo un week end in camper a Lucca.
Chi scrive questo articolo abita in una piccola città vicinissima a Lucca: Pistoia , al centro dell’asse viaria che collega Lucca a Firenze, in una delle zone più belle d’Italia e d’Europa.
Ho quindi una certa familiarità con questi luoghi. Nel corso degli anni le mie passeggiate Domenicali, si sono spostate Progressivamente a Firenze e poi a Lucca.
Firenze è una città che ormai è diventato un unico negozio, un negozio che vende se stesso, la propria immagine nel mondo, il proprio patrimonio artistico.
Resta difficile per noi Toscani, non nativi di Firenze, godersi pienamente la città del giglio (che poi è un Iris…), perchè ha oramai pochissimi dei suoi luoghi storici, ancora affrancati dalla gioiosa ma ingombrante invasione di turisti provenienti da mezzo mondo.
Aree di sosta a Lucca:
Area di sosta comunale, a Gestione Privata.
Viale Luporini 777
0583 582859
Area attrezzata sosta camper Il Serchio
Via del Tiro a Segno, (loc. Sant’Anna)
Andrea 335 8481153
Lucca: una città bellissima, sofisticata, come Firenze, l’Antica capitale di uno stato, che ha avuto il suo momento di massimo fulgore culturale e architettonico a cavallo tra i secoli diciottesimo e diciannovesimo, quando Elisa Bonaparte, la sorella di Napoleone , sposa di Felice Baciocchi, divenne Principessa di Lucca e Piombino e poi Granduchessa di Toscana.
Ecco se volete avere un idea di come poteva essere una capitale di uno dei tanti stati Italiani in quell’epoca, venite a Lucca, qui il tempo sembra essersi fermato all’epoca Napoleonica.
Lucca non richiede sforzi di fantasia, Lucca E’ !
é una città del settecento in cui si sono innestate la modernità e poi la contemporaneità in modo assolutamente armonico, ma è anche medioevo, con le sue chiese meravigliose, che hanno dato il nome ad un particolare Romanico: Il Lucchese , appunto.
Lucca è anche epoca Romana: Una delle più belle piazze d’Italia, dove vi consiglio di Sostare per mangiare un gelato, prendere un caffè o godervi un piatto unico seduti ad uno dei tavoli che animano la piazza dell’anfiteatro Romano.
Un week end a Lucca è un week end nell’arte: La chiesa di San Michele, o la Cattedrale di San Martino, entrambe protagoniste insieme ad altri edifici di due piazze monumentali Lucchesi, non sono le uniche chiese da vedere: ce ne sono ad ogni angolo, in ogni piazzetta e ciascuna merita una visita.
Nel museo della cattedrale potrete vedere la famosissima scultura funeraria di Ilaria Del Carretto, capolavoro di Jacopo della Quercia.
Ma non mancano altre attrazioni, dalle torri del Guinigi e delle ore, visitabili e da cui si gode un panorama mozzafiato sulla città, alle viuzze del centro piene di negozi di moda, di artigianato e d’arte, antiquari specializzati in gioielleria antica, case di moda e sartorie, librerie antiquarie ecc ecc, a Lucca si respira cultura anche nei negozi.
Famosissime le tre principali attrazioni periodiche Lucchesi: i concerti pop-rock del Luglio, sempre ricchi di artisti famosissimi, il festival del fumetto Lucca Comics, con cui ragazzi provenienti da tutta europa si sbizzariscono per le strade della città nei cosplay, coloratissime rappresentazioni in costume delle scene e dei personaggi cult del fumetto.
Ma Lucca è anche una delle capitali Italiane della fotografia, con “Lumina” una rassegna fotografica internazionale, che presenta il meglio dell immagini contemporanee e anche storiche, attraverso retrospettive tematiche interessanti.
Mangiare bene è semplicissimo: basta entrare in uno dei ristoranti del centro, difficilmente sbaglierete. Ma se volete provare la trattoria tipica (e storica) Lucchese vi consiglio “Giulio in Pelleria”, prezzi modici e piatti tipici Lucchesi come la torta all’erbette e le zuppe di farro Garfagnine, in un locale che ha visto sedersi ai suoi tavoli, il meglio della dolce vita Italiana, attori, cantanti, registi, scrittori, sono passati e continuano a passare in questo locale.
Altro buon locale “Rousseau il doganiere”, ma davvero, avrete l’imbarazzo della scelta…
Un Ottimo ristorante pizzeria è “l’antico sigillo” in Via degli Angeli, una traversa del Fillungo: pappardelle di farro accompagnate da un buon Montecarlo Rosso, piatti Lucchesi a go go, ma anche un vitello tonnato fantastico.
Una delle cose da fare a Lucca è noleggiare una bici e fare il giro della città sulle sue mura, che sono percorribili a piedi e in bici. sono una attrazione e un luogo di ritrovo per i Lucchesi che fanno running e ciclismo amatoriale, Le mura sono intatte, come lo erano ai tempi di Napoleone.
Un altra delle caratteristiche del centro storico di Lucca è che non vedrete auto, o comunque ne vedrete poche, infatti rispetto alla superfice del centro storico, le zone accessibili alle auto costituiscono una parte molto limitata, questo permette di godersi pienamente l’atmosfera “Impero” della città.
La storia di Lucca (da Lucca itinera: www.luccaitinera.it )
Le origini di Lucca e l’epoca preromana
La ricostruzione delle origini di Lucca è ancora oggi oggetto di controversie storiche. Il linguista Augusto Mancini attribuisce ai liguri la nascita del primo insediamento. Secondo Augusto Mancini, infatti, il toponimo di Lucca deriverebbe dalla parola celto-ligure “Luk”, che significa “palude, luogo paludoso”. Altri studiosi come l’archeologo Michelangelo Zecchini, basandosi sulle più recenti scoperte archeologiche, attribuiscono invece agli etruschi la nascita di Lucca.
Epoca romana
Nel 180 a.C. Lucca diventa colonia romana. Fu a Lucca che nel 56 a.C.Cesare, Pompeo e Crasso si incontrarono e rinnovarono il patto di governo chiamato primo triumvirato, precedentemente stipulato nel 60.
Con la promulgazione della Lex Iulia Municipalis, Lucca, nel 89 a.C., fu elevata al rango di Municipium. Sulle vicende storiche di questa prima fase del Municipium lucchese si conosce poco, a causa dei pochissimi documenti arrivati integri fino ai giorni nostri. Tra i pochi documenti troviamo una lettera che Cicerone scrive a Bruto, in cui viene citato il nome di Lucca: Lucius Castronius Paetus longe princeps municipii lucensis. (Cicerone, Epistula Ad Familiares, 13 13).
Dopo essere stata conquistata dagli Ostrogoti (493) e poi dai Bizantini (552), tra il 568 e il 584 i Longobardi giunsero a Lucca. Ebbero inizio saccheggi e devastazioni, ma progressivamente si ebbe un avvicinamento tra i nuovi conquistatori e la popolazione autoctona, grazie alla profonda religiosità mostrata dai Longobardi e dalla concessione di una condizione giuridica ai lucchesi nella nuova organizzazione politica decretata dai re longobardi Autari e Agilulfo. Venne così fondato il Ducato di Lucca, archetipo della moderna Toscana, comprendente anche Firenze (all’epoca una città molto piccola e senza vie di comunicazione). Successivamente Autari riorganizzò la Toscana costituendo tre ducati: il Ducato di Lucca, il Ducato di Firenze e il Ducato di Pisa. Quello diLucca divenne sede abituale del re e importante nodo viario con la costruzione della via francigena.
Nel 990 termina il dominio Longobardo e Lucca passa sotto i Franchi. Con l’avvento del Sacro Romano Impero Firenze diviene la nuova capitale del Marchesato.
Con la morte della Marchesa di Toscana Matilde di Canossa (1115), Lucca – città di mercanti e di banchieri- comincia a muovere i primi passi verso l’indipendenza.
Il neonato comune di Lucca assume un nuovo ordinamento, e la città viene divisa nei cinque parti che prendono nome dalle Porte cui fanno capo: Santi Gervasio e Protasio, San Donato, San Paolino, Santa Maria e Porta di Borgo. La città era retta da due Consoli e da un Consiglio Generale che era solito riunirsi nel “Parlascio” (l’ex-anfiteatro).
Nel 1317 un’insurrezione popolare caccia Uguccione della Faggiuola ed il popolo elegge Castruccio Castracani degli Antelminelli Capitano Generale e successivamente, Duca di Lucca, Pisa, Pistoia, Luni e Volterra.
Castruccio sconfigge l’esercito di Firenze nella battaglia di Altopascio (1325) inseguendo gli sconfitti fiorentini sino sotto le mura della città, dove il condottiero dà ordine che siano corsi e introdotti, in segno di spregio,ben tre palii, ossia rispettivamente : per “li ciuchi, li omini a piedi e le meretrici”.
XI-XIV secolo
Con la morte di Castruccio Castracani (1328 per Lucca inizia un periodo di decadenza che porterà la città passare di mano tra milanesi, genovesi, fiorentini ed infine pisani.
Lucca convince l’imperatore Carlo IV, dietro pagamento di un tributo di 300.000 fiorini, ad emettere un atto per la liberazione della città. L’imperatore, di passaggio in Italia scende a Lucca e il 6 aprile 1369 (domenica in Albis) firma l’atto di liberazione che consente ai cittadini di ricostituire la Repubblica.
Il periodo Guinigi
Paolo Guinigi venne eletto signore di Lucca il 21 novembre 1400 dopo numerosi scontri e vendette trasversali, tra la casata dei Guinigi (sostenuta dal popolo) e quella dei Forteguerra (appoggiati dai grossi mercanti).
Abolì il Consiglio Maggiore e istituì un Consiglio di Stato che aveva il compito di assisterlo politicamente, inoltre si ebbe una spinta propulsiva del commercio della seta e dell’industria bancaria.
Il suo potere aumentò notevolmente grazie ai suoi matrimoni combinati. La più famosa moglie è senz’altro Ilaria del Carretto che sposò nel 1403. Alla sua morte fece costruire intorno al 1406 da Jacopo della Quercia il celebre sarcofago marmoreo, ora conservato nel Duomo.
Oltre che interna si ebbe un periodo di pace esterna grazie alla sua politica estera ambigua. Giurò fedeltà a tutti e tre i papi nominati prima di Martino V e li accolse durante le loro visite in città. Strinse rapporti con l’Imperatore Sigismondo che lo confermò nel 1413 Vicario Imperiale in Lucca legittimando così la sua signoria.
La situazione sfociò nel 1429 nell’ assedio e nel saccheggio da parte di Firenze della città che tuttavia, grazie al capitano Francesco Sforza, non cadde sotto il dominio fiorentino.
Nel 1418, a seguito della guerra tra Milano e Venezia, ci fu un ribaltamento delle alleanze a livello generale. Firenze indusse Braccio Fortebraccio da Montone ad invadere e saccheggiare la città. Paolo non riuscì a resistere e per scacciare l’invasore dovette pagare un cifra esorbitante. La pace del 1425 tra Firenze, alleata di Venezia, e Milano, lasciò armati i fiorentini che si rivolsero contro Lucca, perché il figlio di Paolo Guinigi, Ladislao Guinigi, aveva aiutato Filippo Maria Sforza. I fiorentini guidati dal condottiero Niccolò Piccinino devastarono il contado lucchese e giunsero ad assediare le mura. La città si salvo solamente il 28 febbraio 1429 grazie all’intervento di Francesco Sforza.
Questi fatti crebbero il malcontento e sfociò in una congiura ordita da Pietro Cenami e Lorenzo Buonvisi lo depose nella notte tra 15 e 16 agosto 1430. Gli Anziani dettero l’annuncio di una rivolta popolare che aveva travolto il loro Signore. In realtà si trovava in carcere a Pavia dove morì due anni dopo.
Nel frattempo, andò crescendo l’attività bancaria cittadina, sostenuta anche dalla presenza ebraica: nel 1431 Angelo di Gaio, un ebreo di origine forlivese, ottenne il permesso di stabilirsi in Lucca e di aprire un banco.
Nel 1446 vennero pubblicati nuovi statuti con innovazioni riguardo all’ istruzione pubblica e venne deciso di non fondare l’università perché sarebbe costata troppo.
Nella seconda metà del Quattrocento, Lucca sarà coinvolta in numerose guerre di confine e inizia il suo periodo di decadenza.
Epoca contemporanea
Il 23 giugno 1805 su richiesta del senato di Lucca, viene costituito il Principato di Lucca e Piombino, assegnato alla sorella di Napoleone Bonaparte Elisa Bonaparte ed al marito Felice Baciocchi.
Nel congresso di Vienna venne deciso di creare il ducato di Lucca. Il 10 maggio 1815 subentra, come reggente, Maria Luisa di Borbone-Spagna, alla quale succedette Carlo Ludovico di Borbone 1824-1847. Nel 1847 il figlio di Maria Luisa, Carlo Ludovico, cede la città al granducato di Toscana.
Dante Alighieri incluse molte riferimenti alle grandi famiglie feudali che ebbero una grande giurisdizione con poteri amministrativi ed giudiziali. Dante Alighieri stesso spese molti dei suoi anni in esilio a Lucca.
Il 24 novembre 2006 ha ospitato il vertice bilaterale Italia-Francia alla presenza del Presidente del Consiglio Prodi e del Presidente della Repubblica Francese Chirac.
Mercato Antiquario
Il Mercato Antiquario Lucchese è ormai un appuntamento immancabile nel panorama lucchese. Ad oggi partecipano circa 220 espositori provenienti da tutta Italia ed è considerato uno dei più importanti del Paese, non solo per la dovizia degli oggetti esposti ma anche per la straordinaria simbiosi fra le bancarelle e le vie e piazze della città.
La terza Domenica del mese e il Sabato precedente Via del Battistero, Piazza Antelminelli, Piazza San Martino, Piazza San Giusto, Piazza San Giovanni e Piazza Bernardini si popolano di espositori e di numerosissimi visitatori, lucchesi e non. Una manifestazione ormai fissa nel calendario di eventi quella del Mercato Antiquario Lucchese che nasce nel 1970, quando gli antiquari lucchesi insieme a ristoratori e commercianti di altri settori diedero vita alla prima edizione.
La tradizione antiquaria di Lucca ha invece origini ben più longeve: nasce nel medioevo quando le famiglie nobili erano solite cercare, in tutta Europa, pezzi esclusivi con i quali arricchire le proprie dimore.
Vi consiglio quindi una visita in questa meravigliosa città per uno dei tanti motivi che avete trovato su questo post, o grazie ad altri mille che sicuramente i vostri amici camperisti vi sveleranno, ogni stagione è quella buona, ma la tarda primavera è perfetta…
Guarda che se vai a Lucca non sei distante dalla nostra sede di Pistoia… Guarda gli usati di ABC camper e poi vieni a trovarci !
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