La “Svizzera Pesciatina”
La cosiddetta Svizzera Pesciatina, più correttamente Valleriana, è una valle punteggiata da colline a Nord dell’abitato di Pescia (Provincia di Pistoia).
Questa zona vale la pena di essere visitata per vari motivi: fa parte del territorio Pesciatino Il villaggio di Collodi, dove nacque e visse buona parte della sua vita Carlo Lorenzini, l’autore di Pinocchio, da vedere il parco omonimo e il centro storico, arroccato sopra la villa Garzoni, una bellissima villa in stile lucchese con un parco veramente ben tenuto, visitabile.
La stessa Pescia offre un centro storico notevole per architettura e monumenti.
Vicino a Pescia abbiamo inoltre altri luoghi importanti e che meritano la nostra attenzione: Montecatini terme, Buggiano, Uzzano e altri castelli della Valdinievole, come Montecarlo.
Bei posti, dove si mangia bene e si beve del buon vino (Un Montecarlo rosso ad esempio…).
Ma Torniamo alla nostra Svizzera Pesciatina, La Valleriana: Pietrabuona, Medicina, Fibbialla, Aramo, San Quirico, Castelvecchio, Stiappa, Pontito, Sorana, Vellano.
Sono i dieci Castelli che incorniciano dalle loro collinette, l’intera vallata, offrendo spunti paesaggistici incantevoli; ma solo alcuni sono visitabili direttamente con un Camper, quasi tutti hanno strade di accesso molto, molto strette, e non dispongono di aree adibite alla sosta degli autocaravan.
Fanno Eccezione, San Quirico, Vellano e Castelvecchio.
Il nostro consiglio è di scegliere uno di questi tre borghi come base (Vellano è il più vivace ed ha botteghe, bar e ristoranti) e percorrere l’anello collinare che collega gli altri castelli, sfruttando i percorsi del Valleriana Trekking.
A piedi potrete godere della vallata in modo pieno.
Prevedete almeno 4-7 giorni per percorrere con 5-6 ore di cammino al giorno tutta la valle seguendo i percorsi.
Castelvecchio nella Svizzera Pesciatina
In questa prima parte del percorso intorno alla Svizzera Pesciatina, vi proponiamo di sostare a Castelvecchio, dove nella zona bassa del paese, lungo la Strada che porta a Sorana, troverete una piccola area di sosta per camper, attrezzata di pozzetto e acqua.
Fuori dal paese , sull’antica diramazione della Francigena, che scendendo verso Roma prendeva il nome di Francigena Laziale, si incontra l’imponente struttura della Pieve dedicata ai santi Ansano e Tommaso.
Si tratta di un opera di grande valore sia artistico sia simbolico, per i bassorilievi che disposti nel sottogronda lungo le pareti esterne, fornivano indicazioni pratiche attraverso simboli riconoscibili (acqua, pane, conchiglie) ai pellegrini che transitavano di lì verso Roma.
Documentata già dall’anno 879 conserva ancora al proprio interno una cripta coeva o di poco più recente alle testimonianze più antiche.
Il resto della costruzione ha subito pesanti restauri e ricostruzioni nel corso dei secoli.
Probabilmente solo la Facciata con il doppio ordine di archi è ancora simile a quella che doveva adornare la pieve intorno al XII° secolo.
Sta di fatto che comunque i manufatti litici, come capitelli, grottesche e colonne sono originali e la struttura ha ancora una sua severità tipicamente medioevale.
Merita comunque da sola una sosta a Castelvecchio.
Questo monumento e anche l’oratorio e la chiesa del paese possono essere visitati solo dopo aver preso un appuntamento con tre persone che, nell’ambito dell’attività parrocchiale, sacrificano le ore libere dal lavoro per permettere ai turisti di poter godere di queste meraviglie, senza che siano lasciate a se stesse.
Le persone da contattare per fissare questi appuntamenti sono:
Lario Rosellini t. 0572 400115
Roberto Flori t. 335 5615543
Riccardo Sabbatini 0572 400010
il sito di riferimento è http://www.gpcastelvecchio.com
Le vie del paese sono ripide e strette, costeggiate da case e palazzotti ben conservati e mantenuti spesso da residenti, ancora più spesso da proprietari che le utilizzano soprattutto nei w.e. e nel periodo estivo.
L’oratorio del Santissimo Rosario è una piccola perla cinquecentesca, inaspettata, ma emozionante.
Si tratta di una cripta con volta a botte affrescata sia sul soffitto sia sulle pareti, con freschi fiorentini di autore sconosciuto ma databili al sec. XVI°.
Altre due stanze sono state riportate alla luce, dopo essere state usate per decenni come magazzini e stalle, in una di queste, è ricomparso un ulteriore , importante frammento di affresco.
L’oratorio e le stanzette adiacenti sono ad un livello più basso rispetto alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista molto ben conservata, anche grazie al contributo di una filantropa Americana che ha consentito un restauro, insieme ad altri benefattori che hanno accolto la richiesta dei parrocchiani, che sui social network avevano lanciato un appello, per raccogliere i fondi necessari.
Stiappa nella Svizzera Pesciatina
Guarda i Camper usati di ABC Camper
Uno dei castelli che è opportuno raggiungere solo con un auto o con un piccolo camper tipo Westfalia, ma che se seguite i percorsi trekking della Valleriana, potrete raggiungere dopo aver parcheggiato il vostro autocaravan a San Quirico, Castelvecchio o Vellano.
A Stiappa è rimasto un solo locale aperto, anche in questo caso si tratta di un circolo.
Resta l’insegna di un ristorante che aveva tentato di puntare qui , ma che non ce l’ha fatta e ha chiuso.
Purtroppo negli ultimi 30 anni la valle si sta spopolando, addirittura Stiappa paese che fino a venti anni fa contava circa 400 residenti si e’ vista ridurre la presenza fissa a 30 persone circa…
Questo sta portando ad un progressivo degrado, rallentanto soltanto grazie ai villeggianti che continuano a mantenere una minima manutenzione alle loro case usate nel periodo estivo.
Stiappa ha un nucleo medioevale su cui si è sviluppato il paese soprattutto nel XVI° secolo, periodo a cui risale la attuale topografia dell’abitato e la maggior parte delle case e degli edifici che la adornano.
come tutti gli altri castelli della Valleriana (Ora nota come Svizzera Pesciatina), Stiappa è un luogo adatto ad una sosta di qualche ora, una sosta fuori dal nostro tempo… una boccata d’aria per lo spirito…
L’inettitudine dei governanti, che tassa boschi e obbliga ad una manutenzione maniacale i possessori di terreni nella zona, di fatto sta contribuendo a scoraggiare nuovi insediamenti nel paese.
un paese che se non saranno concessi incentivi o detassazioni a chi intende abitarci, potrebbe diventare un paese fantasma nel giro di pochi decenni, cosi’ come gli altri castelli della valle, con tutto quello che potrà comportare questo degrado, anche nei boschi e nei terreni circostanti…
Pontito altro castello della Svizzera Pesciatina visto da Stiappa
foto e Testo di Fabio Cappellini ©2018
tutti i diritti sono riservati all’autore
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