Molti di voi avranno sentito gli annunci relativi all’abbandono del motore diesel da parte dei maggiori costruttori Europei entro il 2024, ma siamo davvero alla fine del motore Diesel? Ecco perchè non dobbiamo preoccuparci.
Inoltre nei giorni scorsi molte città Italiane hanno deciso di chiudere il centro ai veicoli più inquinanti, in particolare nell’inverno. Nonostante questo, nessun camper, per vari motivi è toccato da queste restrizioni, perchè veicoli turistici, perchè spesso usati da almeno 3 persone, e soprattutto perchè i veicoli come quelli ricreazionali, si fermano sempre in aree di sosta esterne a quelle oggetto di provvedimento.
In Europa Il Diesel è il motore più diffuso attestandosi sul 52% del mercato, 55% circa In Italia.
Nonostante questo successo Europeo, non è altrettanto amato nel resto del mondo a causa della presenza di inquinanti che vengono prodotti nella combustione e che sono particolarmente nocivi.
Con L’adozione del regolamento antinquinamento Euro 6-C le norme che regolano le emissioni si inaspriranno ancora di più, in modo da costringere i costruttori a spingere il mercato verso auto alimentate in modo da creare minor impatto sull’ambiente: basso consumo, ibride, elettriche, a Metano, o con benzine sempre più pulite; le auto degli anni 20 del 2000 non daranno molto spazio ai motori Diesel che, Entro il 2030 passeranno ad una quota di Mercato del 9%.
Ma per i camper? E’ La fine del Motore Diesel? Ecco perchè non dobbiamo preoccuparci.
Vi ricordo che il parco Camper Italiano è uno dei più vecchi d’Europa, e che molti dei veicoli circolanti sono euro 1, euro 2, euro 3… addirittura circolano ancora autocaravan Euro 0.
Qualcuno di voi possessori di questo tipo di veicoli ha avuto problemi?
Non mi risulta.
Le città Italiane hanno si messo limiti all’ingresso di veicoli inquinanti, ma solo pochi comuni applicano effettivamente questo divieto, se lo fanno, lo fanno nei confronti di auto e non di veicoli ricreazionali, che portano turismo e ricchezza alla città.
Molti Comuni vietano l’accesso nella zona del centro a veicoli ingombranti come gli autocaravan, prevedendo zone particolari al limite della cerchia urbana, per la sosta.
E quindi quali sono le prospettive future per i camper a Gasolio?
Premesso che probabilmente il problema si comincerà a porre seriamente dal 2025 in poi, è prevedibile che sia di difficile applicazione il divieto di transito nei vari comuni, del parco veicoli circolante.
Questo per vari motivi, i principali sono i seguenti:
- Lo stato ha concesso l’autorizzazione alla circolazione su tutto il territorio nazionale, senza porre limiti temporali , ne in fase di omologazione ne in fase di informazione successiva. Questo può provocare Class action da parte di associazioni di consumatori, che avranno ottime possibilità di successo.
- Ad oggi, man mano che le norme antinquinamento sono state aggiornate, nessuno dei vecchi veicoli è stato privato, di fatto, del diritto di circolare, vedi ad esempio le auto a benzina rossa. Sempre per i motivi di cui al punto 1.
- I veicoli Euro 0 ed Euro 1, sono già in età per essere omologati come veicolo d’Epoca, quelli con le normative Euro 2 e successive, lo saranno prima della cessazione totale da parte delle case costruttrici, della produzione dei motori Diesel. Quindi nessuno di noi dovrà rinunciare al vecchio camper di famiglia, basterà iscriverlo ad un club di auto vintage come l’ASI, curandone il restauro con pignoleria.
- Anche dopo la cessazione della produzione, verranno ovviamente allungati i tempi per la circolazione degli ultimi mezzi prodotti , ad almeno 10-15 anni con proroghe quasi certe successive.
- E’ comunque possibile attrezzare il proprio camper o autoveicolo, con un impianto ibrido a Metano: esistono già allestitori in grado di fare la modifica.
- Se anche venisse davvero messo fuori legge il motore diesel, sembra difficile, pensare ad un provvedimento che coinvolga la totalità dei veicoli, molto più probabile che la cosa riguardi gli autoveicoli privati. Sarebbe difficile sostituire a livello di alimentazione, un parco veicolare ricreativo, commerciale, del trasporto pesante, del trasporto pubblico, macchinari da cantiere ecc ecc. senza mettere in ginocchio l’economia, almeno nel nostro paese.
- Lo stato Italiano, più degli altri della U.E. ,dovrebbe abbassare sensibilmente il prezzo della benzina, qual’ora il trasporto su ruota utilizzasse quel combustibile: la competitività del paese ne risentirebbe in termini particolarmente gravi.
- Al momento della effettiva messa al bando “tecnica” del Diesel ( scarsa disponibilità di carburante, mancanza di ricambi, scarsa convenienza nell’utilizzo), il parco dei veicoli ricreazionali sarà composto al 90% da veicoli che al momento non sono ancora in circolazione, alimentati a benzina/metano, ibridi, elettrici, a gas. Questo perchè il provvedimento antinquinamento colpisce soprattutto i costruttori, costretti a calendarizzare con date certe gli step produttivi, sincronizzandoli alle normative antinquinamento, più restrittive.
Mi auguro di avervi chiarito in modo definitivo il problema e vi auguro tanti anni di vacanze con il vostro camper a gasolio….
Fabio Cappellini
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